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Moxibustione Tibetana Me-Tsa

La pratica della moxibustione o Metsa (ME=fuoco TSE=dare nascita) si sviluppò alcuni millenni fa e il popolo tibetano destò molta attenzione a questo metodo di cura. Infatti, la moxibustione è un metodo poco costoso ed efficace.
La tecnica è basata sul trattamento di punti psicofisici situati sul tragitto dell’energia naturale. La malattia rende sensibili questi punti che possono in questo modo essere individuati. I medici tibetani hanno scoperto numerosi Tsug e terapie del calore. Hanno anche usato vari materiali di speciale beneficio in molti disordini: ‘occhio di tigre’ come viene chiamata la pietra gZi, l’ago d’oro per i disordini neurologici, il rame per i vasi sanguigni etc. Il corpo è come un cesto di bamboo pieno di canali energetici naturali che connettano gli organi interni con il corpo esterno. Quando il corpo è nella giusta posizione (la sua posizione naturale), i canali permettono agli organi interni di essere direttamente raggiunti dalla moxibustione e dalle terapie del calore.
Il calore rimuove l’energia negativa ed aiuta l’energia positiva a fluire nei canali collegati agli organi e alle loro funzioni.

.: I quattro metodi di moxibustione

– ‘la moxa che cuoce’: consiste nel fare bruciare l’uno dopo l’altro i conetti di moxa in modo da produrre un calore continuo; viene usata per tumori benigni’freddi’ (lipomi).
– ‘la moxa che brucia’: coni di moxa diretta (sulla pelle) per i disordini generali.
– ‘la moxa che riscalda’: moxibustione diretta ed indiretta sui punti della pelle .
– ‘la moxa calda’: leggera moxa che viene usata per i bambini.

.: Indicazioni

La terapia generale di moxibustione può dare un aiuto nei disordini seguenti:
indigestione, metabolismo lento, bassa temperatura, malinconia, dolori causati da stress e tensione, insonnia, ansietà, paura, attacchi di panico, gonfiore gastrico, vertigini, ernia iatale, dolori articolari, periartrite, cervicali, artrosi, deformazione ossea, alluce valgo, sindrome post menopausa, dolori nevralgici, sciatica, ginocchia doloranti, tunnel carpale’. In breve, la moxibustione tratta i disordini dovuti allo squilibrio degli umori flegma e vento.

.: Il trattamento

La moxa si effettua riscaldando i punti della superficie corporea corrispondenti alle parti malate, per mezzo di un conetto di artemisia tenuto acceso sulla pelle.
L’artemisia é un’erba medicinale le cui foglie sono essiccate, polverizzate e pressate fino a ottenere un feltro che deve invecchiare per due anni; con questo si confezionano dei conetti, avvolti in carta tibetana, che una volta accesi bruciano lentamente producendo un intenso calore.

Massaggio Tibetano Ku Nye

Tra i numerosi rimedi proposti dalla Medicina Tradizionale Tibetana, uno dei più antichi è indubbiamente il massaggio Ku Nye, che da quanto si apprende vanta quasi quattromila anni di storia. La parola deriva dal Ku, che letteralmente significa ‘applicare’ e che si riferisce all’atto di cospargere il corpo di oli affinché vengano assorbiti dalla pelle, e dal Nye, parola che si riferisce alla pratica del massaggio.

Il massaggio tibetano comincia con l’applicazione di olio su tutto il corpo, cui segue un massaggio che percorre sul corpo la suddivisione nei tre “umori” che la Medicina Tibetana identifica: il vento al centro, la bile al lato destro e la flemma al lato sinistro.

I tre umori:

.: rLung (Il Vento)
E’ una delle energie primordiali del corpo, che manifesta la natura dell’elemento Aria. E’ responsabile delle attività fisiche e mentali, della respirazione, dell’espulsione dell’urina, delle feci, del feto, delle mestruazioni, dello sputo, del rutto, della parola, fornisce chiarezza agli organi di senso, sostiene la vita agendo da mediatrice tra la mente ed il corpo.

.: mHhris (Il Fuoco)
E’ responsabile della fame, della sete, della digestione e dell’assimilazione, favorisce il calore corporeo, fornisce coraggio e determinazione.

.: Bad-Kan (La Flemma)
E’ responsabile della fermezza del corpo, della stabilità della mente, induce al sonno, connette le giunture corporee, genera tolleranza e lubrifica il corpo.
Un Corpo Sano implica il corretto equilibrio dei tre umori, dei costituenti e delle escrezioni corporee.

Il massaggio tibetano è capace di curare i malesseri moderni e di individuare i potenziali disturbi latenti.
Nel corpo infatti ci sono circa 250 punti che possono essere stimolati per trattare problemi fisici diversi ed inoltre con la sola stimolazione di alcuni punti, che al paziente spesso non risultano spontaneamente doloranti, si possono evidenziare disturbi latenti, troppo spesso trascurati.

Il massaggio tibetano si rivolge principalmente ad alcuni punti del corpo che vengono raggiunti secondo un preciso percorso; l’operatore solitamente agisce mediante le dita e le mani, ma a volte può rendersi necessario l’utilizzo dell’intero braccio. Le principali pressioni sui meridiani (fisse e con scivolamento circolare e lineare, sfioramento, vibrazione) procurano non solo piacevoli sensazioni, ma anche un importante effetto decontraente.

L’effetto principale di questo tipo di massaggio è quello di liberare la vitalità e sbloccare l’energia; favorendo il drenaggio del sistema linfatico, infatti, il trattamento aiuta lo smaltimento delle tossine accumulate, porta alla consapevolezza corporea e libera l’emozione.

Il trattamento – che in genere si protrae per più sedute – rappresenta un percorso individuale: il soggetto dovrà contribuire attivamente con adeguata attività motoria, per mantenere una responsabile e stabile conoscenza del proprio stato di benessere psicofisico.

Importante per il Ku Nye è l’utilizzo degli oli, che vengono cosparsi su tutto il corpo.

Questa antica arte del massaggio sin dall’antichità ottiene ottimi risultati nella cura dell’insonnia, nell’eliminazione delle tossine, per combattere la depressione e gli stati di ansietà, tristezza, malinconia, insonnia, nervosismo, esaurimento, stress, tensioni, cefalee, problemi di natura digestiva e stipsi, ritenzione idrica e gonfiori, dolori e rigidità lungo il percorso dei canali energetici, dolori articolari alle spalle, della schiena, del collo, colpo della strega, degli arti inferiori e superiori.

Scopri che cosa è la Medicina Tradizionale Tibetana

A prima vista la Medicina Tradizionale Tibetana potrebbe sembrare un incrocio fra la medicina cinese e quella ayurvedica indiana; in realtà l’arte del curare in Tibet ha origini millenarie e consiste in un insieme di saperi e conoscenze sviluppatesi in piena autonomia, fra le cime delle catene montuose e le lande desolate che hanno reso unico, e per diversi secoli inaccessibile, l’altopiano tibetano.

.: I bisogni della mente e del corpo prima di tutto.
Estremamente legata alla filosofia buddhista, la Medicina Tradizionale Tibetana basa tutte le sue pratiche sul potere e sui bisogni della mente e del corpo.

Secondo questa scienza, nel corpo umano esistono tre principi naturali: Long ovvero l’aria, Chiba il fuoco e Peighen l’acqua e la terra; questi tre principi si equilibrano e si regolano vicendevolmente ma quando questo sistema si incrina, facendo prevalere un fattore piuttosto che un altro, subentra il malessere fisico e la malattia.

La medicina tibetana cura le patologie con diversi sistemi, a seconda dell’obiettivo da raggiungere; esistono terapie a base di farmaci e terapie a base di erbe medicinali, cure con bagni speciali e pratiche di massaggio specifiche. Le conoscenze terapeutiche e anatomiche che i tibetani sono stati in grado di sviluppare in questi secoli hanno permesso a questi antichi sistemi di essere validi ed efficaci ancora oggi.

Gli scopi della MTT sono principalmente due:
.: Prevenzione
La prevenzione delle malattie mediante uno stile di vita e una dieta alimentare corretti è un punto fondamentale nella MTT. La maggior parte delle malattie croniche della nostra epoca, sono il risultato di stati mentali non equilibrati, di stili di vita scorretti e di una dieta sbagliata. Il diabete e le malattie cardiovascolari sono esempi ben noti a questo proposito.

.: Cura
Una volta insorta una condizione di squilibrio, la malattia diventa chiaramente manifesta. Si rende quindi necessario ripristinare l’equilibrio perduto agendo sull’origine delle cause e sugli effetti della malattia. Significa, in primo luogo, occuparsi degli aspetti riguardanti il regime dietetico e lo stile di vita e solo in seguito, se non si sono ottenuti i risultati sperati, somministrare le medicine a base di erbe e utilizzare le terapie esterne.

L’Equilibrio e lo Squilibrio secondo la MTT:
L’Equilibrio si riferisce allo stato d’armonia tra il corpo, l’energia e la mente. Tra questi tre aspetti, l’energia riveste il ruolo più importante perché costituisce il collegamento vitale tra il corpo e la mente. Quando l’energia vitale perde il suo naturale equilibrio, anche il corpo fisico e la mente risentono, di conseguenza, dello stato di squilibrio e insorge la malattia.
Il buon equilibrio energetico ha come effetto un corpo sano, una mente calma e chiara e un’abbondante quantità d’energia a disposizione.
Lo Squilibrio è sempre il risultato di una o più cause. Nella MTT le cause di malattia sono classificate in primarie e secondarie. Le cause primarie sono le emozioni distruttive: la rabbia, l’aggressività, la brama, l’odio, l’attaccamento, il desiderio, l’ignoranza, la pigrizia e la confusione mentale. Le cause secondarie sono quei fattori concomitanti quali una dieta e le abitudini di vita scorrette e i fattori climatici stagionali.

L’Energia:
Nella MTT, il termine energia si riferisce all’energia dinamica che è all’origine di tutto l’esistente, microcosmo e macrocosmo compresi. A livello del corpo fisico è il principio vitale psicofisico.
L’energia è generata dall’interazione dei Cinque Elementi Spazio, Aria, Fuoco, Acqua e Terra.
La funzione basilare dello Spazio è la vacuità o la potenzialità, dalla quale sorgono tutti i fenomeni. L’elemento Aria produce il movimento, la crescita e lo sviluppo. La natura del Fuoco è la rapidità e il calore che inducono alla maturazione. Le funzioni dell’elemento Acqua sono la fluidità e la coesione, mentre quelle della Terra sono la solidità e la stabilità.
I cinque elementi possono essere raggruppati, in base alla loro natura, nei Tre Umori, o energie fisiologiche denominate Vento, Bile e Flemma, che rispecchiano rispettivamente le qualità essenziali neutra, calda e fredda.